HoLEP Prostata: La Guida Definitiva all’Intervento Laser Riconosciuto per l’Ipertrofia Benigna

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Se hai superato i 50 anni, probabilmente hai sperimentato quella fastidiosa sensazione: svegliarsi più volte di notte, l’urgenza improvvisa o un flusso urinario debole. Non sei solo. Milioni di uomini in Italia e nel mondo convivono con i sintomi dell’Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB), un ingrossamento non canceroso della ghiandola prostatica che può compromettere seriamente la qualità della vita. Ti sei mai chiesto se esista una soluzione meno invasiva, più rapida e con meno rischi rispetto ai trattamenti tradizionali? La risposta è sì, e si chiama HoLEP prostata.

L’IPB non è una condanna, ma una condizione medica che oggi può essere affrontata con tecniche chirurgiche d’avanguardia. Per anni, l’intervento standard è stato la resezione transuretrale della prostata (TURP), ma la scienza medica ha fatto passi da gigante. L’HoLEP (Holmium Laser Enucleation of the Prostate) è emerso come il trattamento di riferimento, una vera rivoluzione che combina l’efficacia chirurgica con un profilo di sicurezza eccezionale, soprattutto per prostate di grandi dimensioni.

Questo articolo è la tua risorsa completa e autorevole. Ti guideremo attraverso ogni aspetto dell’intervento HoLEP: dalla sua innovativa tecnica laser a olmio, ai suoi straordinari benefici a lungo termine, fino a come prepararsi e cosa aspettarsi nel post-operatorio. Analizzeremo perché l’HoLEP prostata è considerato da urologi di fama mondiale lo standard d’oro, superando di fatto la chirurgia tradizionale in termini di radicalità e minor rischio di recidive. Se stai valutando le tue opzioni di trattamento o desideri semplicemente informarti in modo approfondito e affidabile sull’approccio più moderno ed efficace all’ingrossamento della tua ghiandola prostatica, sei nel posto giusto. Preparati a scoprire come riconquistare la tua libertà e il tuo benessere.


Capitolo 1 – Ipertrofia Prostatica Benigna: Anatomia, Problema e Soluzioni Tradizionali

Per comprendere l’eccellenza della tecnica HoLEP, è essenziale capire cosa sia esattamente l’Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB) e come si è evoluto il suo trattamento. La prostata è una piccola ghiandola prostatica, delle dimensioni di una noce, situata appena sotto la vescica e che circonda l’uretra, il canale che permette il passaggio dell’urina. Il suo ruolo principale è nel sistema riproduttivo maschile, producendo una parte del liquido seminale. Con l’avanzare dell’età, in risposta a cambiamenti ormonali, questa ghiandola tende ad ingrossarsi. Statisticamente, oltre il 50% degli uomini sopra i 60 anni e circa il 90% degli uomini sopra gli 80 anni manifestano un certo grado di IPB.

L’ingrossamento, pur essendo benigno, crea un ostacolo meccanico. La prostata “schiaccia” l’uretra, impedendo alla vescica di svuotarsi completamente. Questo causa i classici sintomi ostruttivi e irritativi: il famoso sintomo LUTS (Sintomi del Basso Apparato Urinario). Inizialmente si può ricorrere a farmaci (alfa-bloccanti o inibitori della 5-alfa reduttasi), ma quando la terapia medica fallisce o i sintomi sono severi, l’intervento chirurgico diventa necessario.

Storicamente, il “gold standard” chirurgico è stata la Resezione Transuretrale della Prostata (TURP). La TURP è un intervento in cui il tessuto prostatico in eccesso viene rimosso a piccoli “trucioli” utilizzando un bisturi elettrico che passa attraverso l’uretra. Sebbene efficace, la TURP ha limitazioni. È spesso meno efficace per prostate molto voluminose (oltre gli 80-100 grammi), dove si preferiva l’adenomectomia a cielo aperto, un intervento più invasivo che richiede un’incisione addominale e comporta una degenza ospedaliera prolungata e tempi di recupero più lunghi. Questo scenario, in cui l’efficacia radicale era legata all’invasività, è stato completamente rivoluzionato dall’introduzione della tecnica HoLEP prostata, che offre l’efficacia di un intervento a cielo aperto con la minima invasività di una tecnica endoscopica. L’enucleazione prostatica con laser a olmio rappresenta il superamento di queste vecchie metodiche, affrontando con successo anche le prostate più grandi, un limite insuperabile per la TURP e per molti altri trattamenti laser di prima generazione.


Capitolo 2 – HoLEP: L’Enucleazione Prostatica Laser a Olmio, Perché è lo Standard d’Oro

L’HoLEP non è semplicemente un altro trattamento laser; è una tecnica chirurgica che sfrutta la potenza del laser a Olmio per eseguire una vera e propria enucleazione prostatica. Enucleare significa rimuovere l’adenoma, cioè la porzione ingrossata della ghiandola prostatica, in blocco, separandola dalla capsula prostatica. Questo approccio è radicale, paragonabile all’intervento a cielo aperto, ma viene eseguito per via endoscopica, cioè senza tagli esterni, inserendo lo strumento attraverso l’uretra.

L’utilizzo del laser a olmio ha vantaggi straordinari. Il laser permette di recidere i tessuti e, simultaneamente, di coagulare i vasi sanguigni. Questo si traduce in un campo operatorio più pulito e, soprattutto, in una drastica riduzione del sanguinamento, una delle maggiori preoccupazioni nelle procedure prostatiche. Una volta che il tessuto adenomatoso è stato enucleato (separato dalla capsula), viene spinto nella vescica e poi rimosso tramite uno strumento chiamato morcellatore. Questo passaggio è cruciale, poiché garantisce la completa rimozione dell’ostruzione.

L’efficacia dell’HoLEP risiede proprio in questa rimozione completa. A differenza della TURP che “raschia” solo una parte del tessuto, l’intervento HoLEP rimuove la causa dell’ostruzione alla radice. Numerosi studi scientifici a lungo termine confermano che l’HoLEP offre risultati funzionali superiori e duraturi nel tempo rispetto alla TURP. Per gli urologi che eseguono regolarmente la tecnica HoLEP prostata, l’obiettivo è sempre l’eccellenza, garantendo un rapido ritorno alla normalità per il paziente. Riconoscere questa superiorità significa scegliere la strada per una soluzione definitiva e di alta qualità, superando le paure legate agli interventi più datati.

  • Efficacia a Lungo Termine e Minore Recidiva: Studi clinici comparativi dimostrano che il rischio di dover ripetere un intervento (re-intervento) dopo la HoLEP prostata è significativamente inferiore rispetto alla TURP (inferiore al 2% in 10 anni). Questo perché l’enucleazione completa elimina quasi tutto il tessuto che potrebbe ricrescere. In pratica, è una soluzione virtualmente definitiva per l’IPB, anche in caso di prostate molto grandi.
  • Sicurezza Chirurgica e Minore Sanguinamento: Il laser a olmio è altamente preciso e minimizza la perdita ematica intra-operatoria e post-operatoria. Questo aspetto è fondamentale, in particolare per i pazienti che assumono farmaci anticoagulanti, consentendo di ridurre o evitare interruzioni pericolose di queste terapie, rendendo l’intervento HoLEP un’opzione sicura anche per i soggetti più fragili o con comorbilità.
  • Degenza Breve e Recupero Veloce: Grazie alla minima invasività, la degenza ospedaliera dopo l’enucleazione prostatica laser a olmio è drasticamente ridotta, spesso limitata a 24-48 ore, molto meno rispetto a un intervento a cielo aperto. La rimozione del catetere avviene precocemente e il paziente può tornare alle sue normali attività in un tempo significativamente più breve.
  • Adattabilità a Ogni Dimensione di Prostata: Un enorme vantaggio della HoLEP prostata è la sua capacità di trattare con successo prostate di qualsiasi dimensione, dalle piccole alle giganti (fino a 200 grammi e oltre). Questo elimina la necessità di ricorrere alla chirurgia addominale aperta per le prostate voluminose, offrendo a tutti i pazienti un trattamento endoscopico e minimamente invasivo.

Capitolo 3 – Preparazione, Intervento e Post-Operatorio: Il Percorso con l’HoLEP Prostata

Affrontare un intervento chirurgico, anche se minimamente invasivo come l’HoLEP, richiede preparazione e chiarezza sulle diverse fasi. Il successo dell’enucleazione prostatica con laser a olmio dipende anche da una buona preparazione pre-operatoria e da un’attenta gestione del recupero.

Il percorso inizia sempre con una diagnosi accurata. Il tuo urologo valuterà i sintomi, eseguirà l’esplorazione rettale, analizzerà il valore del PSA (Antigene Prostatico Specifico) e probabilmente richiederà un’ecografia transrettale per misurare il volume della ghiandola prostatica e valutare il grado di ostruzione e l’eventuale residuo post-minzionale. Potrebbe essere necessaria un’uroflussometria per misurare la velocità del flusso urinario.

Prima dell’intervento vero e proprio di HoLEP prostata, il medico potrebbe chiederti di sospendere temporaneamente farmaci antiaggreganti o anticoagulanti; è fondamentale seguire scrupolosamente queste indicazioni, che saranno coordinate con il tuo cardiologo. L’intervento si svolge in anestesia spinale (la più comune) o generale e ha una durata variabile a seconda del volume prostatico. Lo specialista, attraverso l’uretra, utilizza il laser a olmio per separare il tessuto ingrossato in blocco, poi, con l’aiuto del morcellatore, aspira i frammenti dalla vescica. Il risultato è la creazione di un ampio canale uretrale che garantisce un flusso urinario eccellente.

Subito dopo l’intervento viene posizionato un catetere vescicale, necessario per lavare la vescica e monitorare eventuali tracce di sangue. Grazie all’efficacia emostatica del laser, il catetere viene rimosso molto precocemente, in genere entro le 24-48 ore. Una volta rimosso il catetere, il paziente viene dimesso. È comune avvertire bruciore e un’aumentata frequenza nella minzione nei primi giorni; questo è normale e deriva dall’irritazione temporanea della vescica. A casa, è consigliato evitare sforzi fisici intensi e bere molta acqua per favorire il lavaggio della vescica. Il miglioramento del flusso urinario è spesso immediato, ma la piena stabilizzazione dei sintomi si ottiene nelle settimane successive. Scegliere la tecnica HoLEP significa investire nella propria salute con una metodologia moderna e convalidata scientificamente per una rapida ripresa.


Capitolo 4 – Confronto Avanzato: HoLEP vs. Altre Tecniche (TURP, Laser GreenLight)

Nel panorama delle opzioni terapeutiche per l’IPB, l’HoLEP prostata si posiziona come leader indiscusso per efficacia radicale, sicurezza e risultati a lungo termine. Tuttavia, è importante comprendere perché è preferibile rispetto alle alternative più comuni come la TURP (Resezione Transuretrale della Prostata) e il Laser GreenLight.

Immagine illustrativa sulla prostata - salute della prostata

### HoLEP vs. TURP (Standard Tradizionale)

La TURP, pur essendo stata a lungo il riferimento, è una tecnica ablativa che “raschia” il tessuto. Questo raschiamento è meno completo dell’enucleazione. La TURP è limitata per prostate molto grandi (rischio della cosiddetta “sindrome da TURP” dovuta all’assorbimento di liquidi di lavaggio). L’enucleazione prostatica laser a olmio è invece una tecnica escissionale, ovvero rimuove completamente l’adenoma in blocco, prevenendo la ricrescita. La minor perdita di sangue con HoLEP e il rischio di re-intervento notevolmente inferiore la rendono l’opzione superiore per la maggior parte dei pazienti.

### HoLEP vs. Laser GreenLight (Vaporizzazione)

Il Laser GreenLight è una tecnica di vaporizzazione, dove il tessuto prostatico viene letteralmente “vaporizzato”. È un trattamento molto efficace per il controllo del sanguinamento ed è meno invasivo della TURP. Il problema principale è che, vaporizzando, non si ottiene un campione di tessuto per l’esame istologico, a differenza dell’HoLEP che enuclea il tessuto, permettendo l’analisi patologica, essenziale per escludere o diagnosticare incidentalmente un cancro misconosciuto (circa 5-10% dei casi). Inoltre, la vaporizzazione è meno radicale dell’enucleazione: GreenLight è eccellente per prostate piccole o medie, ma per quelle grandi, l’intervento HoLEP è decisamente più rapido ed efficace, garantendo un canale più ampio e duraturo.

Immagine illustrativa sulla prostata - salute della prostata

HoLEP: I Vantaggi Chiave Riassunti

  • [Radicalità Chirurgica]: L’HoLEP è l’unica tecnica endoscopica che eguaglia la radicalità dell’adenomectomia a cielo aperto. Rimuove completamente il tessuto che causa l’ostruzione.
  • [Versatilità per Volumi Maggiori]: È l’unica tecnica transuretrale raccomandata per prostate oltre i 100 grammi, superando il limite della TURP e di altri laser.
  • [Migliore Emostasi]: Riduce drasticamente il rischio di sanguinamento e la necessità di trasfusioni.
  • [Sicurezza Istologica]: Consente l’analisi del tessuto rimosso, un elemento fondamentale per l’accuratezza diagnostica post-intervento.

Scegliere l’HoLEP prostata significa affidarsi alla metodologia più avanzata e con la maggiore evidenza scientifica di successo a lungo termine disponibile oggi nel campo urologico per il trattamento dell’IPB, garantendo un ritorno alla normalità con la massima sicurezza.


Capitolo 5 – Vivere Bene Dopo l’HoLEP: Gestione, Sesso e Salute Prostatica Duratura

L’obiettivo principale dell’enucleazione prostatica con laser a olmio è migliorare la qualità della vita, eliminando i sintomi fastidiosi dell’IPB. Ma cosa succede dopo, in termini di recupero completo, attività fisica e, soprattutto, vita sessuale? Molti uomini temono che l’intervento possa avere conseguenze negative sulla sfera intima, ma è fondamentale sfatare alcuni miti.

### Recupero e Stile di Vita Post-HoLEP

Nei primi giorni o settimane dopo l’intervento HoLEP, come accennato, potresti avere una frequenza urinaria aumentata o un leggero bruciore. Questi sintomi sono transitori. Il recupero completo, inteso come il ritorno a un flusso urinario normale e stabile, avviene in genere entro 4-6 settimane. È consigliato reintrodurre l’attività fisica gradualmente. Le passeggiate sono incoraggiate quasi subito, mentre attività intense, come il sollevamento pesi o la bicicletta, vanno evitate per almeno un mese. Bere molta acqua aiuta a “pulire” la vescica e a eliminare eventuali piccoli coaguli residui. La completezza e l’efficacia dell’HoLEP prostata portano a un rapido e netto miglioramento della minzione.

  1. [Alimentazione Anti-infiammatoria]: Continua a seguire una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali. Alimenti come pomodori cotti (ricchi di licopene), pesce azzurro (Omega-3) e noci sono ottimi. Riduci l’assunzione di carni rosse e grassi saturi, che possono favorire l’infiammazione della ghiandola prostatica. Evita cibi piccanti e bevande alcoliche o caffeinate in eccesso, soprattutto la sera, per non irritare la vescica in fase di guarigione.
  2. [Attività Fisica Regolare]: Non devi diventare un maratoneta, ma l’esercizio moderato è cruciale. Camminare a passo svelto, fare nuoto o ginnastica dolce aiuta a mantenere il peso corporeo ideale, riducendo la pressione sulla vescica e sulla prostata. Esercizi mirati per il pavimento pelvico (Esercizi di Kegel) possono essere utili, se approvati dal tuo urologo, per migliorare la continenza urinaria transitoria.
  3. [Idratazione Controllata]: L’acqua è il tuo alleato, ma gestiscila strategicamente. Bevi abbondantemente durante il giorno (almeno 2 litri), ma limita l’assunzione di liquidi nelle 2-3 ore prima di andare a letto per minimizzare il risveglio notturno per la minzione. Evita le bevande gassate e zuccherate.
  4. [Controlli Urologici]: Anche se l’HoLEP è quasi definitiva, i controlli periodici con l’urologo sono vitali. Sarà importante continuare a monitorare il tuo PSA, anche se il suo valore tenderà a diminuire drasticamente (poiché la maggior parte del tessuto che lo produce è stato rimosso), e valutare il flusso urinario per assicurare che i risultati eccellenti dell’enucleazione prostatica con laser a olmio si mantengano nel tempo.

### HoLEP e Funzione Sessuale

Una delle preoccupazioni maggiori è l’eiaculazione retrograda, dove il liquido seminale, a causa dell’ampio canale creato dall’HoLEP, refluisce in vescica invece di uscire. Questo è un effetto collaterale molto comune (circa 70-80% dei casi) con tutte le chirurgie che rimuovono l’ostruzione in modo efficace, inclusa la TURP e l’HoLEP. È un effetto funzionale innocuo (il piacere sessuale non è alterato), ma è cruciale esserne consapevoli se la fertilità è ancora un obiettivo.

Per quanto riguarda la disfunzione erettile, l’HoLEP prostata, essendo un intervento endoscopico che non taglia nervi importanti per l’erezione, ha un rischio molto basso di causarla (generalmente inferiore al 5%). Anzi, in alcuni casi, liberando il tratto urinario e migliorando il sonno, può indirettamente portare a un miglioramento della funzione sessuale complessiva e della qualità di vita. La conoscenza è il primo passo per affrontare l’intervento con serenità e tornare a godere di una vita piena.


Domande Frequenti sull’Intervento HoLEP e la Salute Prostatica

1. Quanto dura in media l’intervento di HoLEP e quanto tempo si deve rimanere in ospedale?

L’intervento di HoLEP prostata ha una durata variabile, che dipende dal volume della ghiandola prostatica. Per una prostata di dimensioni medie (circa 60-80 grammi), l’operazione può durare tra i 60 e i 90 minuti. Per prostate più voluminose, l’intervento può estendersi fino a due ore o più, ma grazie all’efficacia del laser a olmio e alla sua capacità di ridurre il sanguinamento, la procedura rimane sicura. Uno dei maggiori vantaggi dell’enucleazione prostatica laser a olmio è la riduzione dei tempi di degenza: il catetere viene solitamente rimosso dopo 24-48 ore e il paziente viene dimesso quasi sempre entro le 48 ore dall’operazione, un recupero molto più rapido rispetto alla chirurgia a cielo aperto.

2. L’HoLEP è consigliato anche per le prostate molto grandi (oltre 100 grammi)?

Assolutamente sì, questo è uno dei punti di forza distintivi dell’HoLEP. Per le prostate molto voluminose, che superano i 100 grammi (le cosiddette “prostate giganti”), i trattamenti tradizionali come la TURP sono meno efficaci e comportano maggiori rischi, tanto da rendere spesso necessaria la chirurgia addominale aperta (adenomectomia). L’intervento HoLEP è invece l’unica tecnica endoscopica che permette di trattare in modo completo e radicale prostate di qualsiasi dimensione. L’efficacia dell’enucleazione prostatica con laser a olmio è garantita dal fatto che l’adenoma viene rimosso in blocco indipendentemente dal volume, garantendo un’ottima pervietà e un eccellente flusso urinario anche per i casi più complessi.

3. Quali sono i principali rischi e complicazioni dell’intervento HoLEP prostata?

Come ogni intervento chirurgico, anche l’HoLEP prostata presenta dei rischi, ma sono generalmente bassi. Le principali complicazioni sono transitorie e includono il bruciore durante la minzione e l’urgenza di urinare, che si risolvono spontaneamente in poche settimane. La complicanza a lungo termine più comune è l’eiaculazione retrograda, che si verifica in circa il 70-80% dei pazienti. La complicazione più temuta, l’incontinenza urinaria, è rara: l’incontinenza permanente grave è un rischio inferiore all’1%, ma un’incontinenza da sforzo transitoria può colpire un piccolo numero di pazienti e migliora spesso con la riabilitazione del pavimento pelvico. Il rischio di disfunzione erettile è molto basso, non essendo l’HoLEP un intervento che danneggia i nervi dell’erezione.

4. Dopo l’HoLEP è ancora necessario fare i controlli annuali del PSA?

Sì, i controlli annuali con l’urologo e il dosaggio del PSA restano fondamentali anche dopo l’enucleazione prostatica laser a olmio. Dopo l’intervento, il valore del PSA si ridurrà notevolmente, in quanto la maggior parte del tessuto benigno che lo produce è stata rimossa. È importante che il paziente sia a conoscenza del suo nuovo “livello basale” di PSA. Se, in futuro, questo valore basale dovesse aumentare in modo significativo, potrebbe essere un segnale di allarme per la possibile insorgenza di un carcinoma della prostata nella capsula lasciata in sede. Il controllo periodico con l’esplorazione rettale e il monitoraggio del flusso urinario continuano a essere parte integrante della prevenzione e della salute prostatica.

5. Ho sentito parlare di biopsia prostatica. Il tessuto rimosso durante l’HoLEP viene analizzato?

Sì, ed è un enorme vantaggio dell’HoLEP rispetto ad alcune tecniche laser di vaporizzazione (come il GreenLight). Poiché l’intervento HoLEP rimuove il tessuto prostatico ingrossato (adenoma) in blocco, questo viene poi raccolto tramite il morcellatore. Il tessuto così asportato viene inviato all’anatomopatologo per l’esame istologico. Questo passaggio è cruciale, perché permette di identificare, se presente, un carcinoma prostatico che non era stato diagnosticato precedentemente (incidentalmente) con una biopsia prostatica o i soli valori di PSA. Avere un’analisi istologica del tessuto rimosso è un elemento di sicurezza e precisione diagnostica che rende la HoLEP prostata un’opzione terapeutica completa.

6. Quali miglioramenti devo aspettarmi sul flusso urinario dopo l’intervento?

Il miglioramento del flusso urinario dopo l’HoLEP prostata è solitamente netto e duraturo. L’obiettivo dell’enucleazione prostatica con laser a olmio è eliminare completamente l’ostruzione creando un canale molto ampio, simile a quello di una prostata giovane. Molti pazienti riferiscono un flusso urinario potente quasi immediatamente dopo la rimozione del catetere. Se prima l’uroflussometria indicava un flusso debole, dopo l’HoLEP si assiste a un incremento significativo del Qmax (flusso massimo). Anche i sintomi irritativi come la frequenza e l’urgenza urinaria notturna (nicturia) migliorano progressivamente nelle settimane successive, non appena la vescica si abitua alla sua nuova condizione senza ostruzione.

7. L’intervento HoLEP influisce sulla capacità di raggiungere l’orgasmo o sulla sensibilità?

È importante distinguere tra i diversi aspetti della funzione sessuale maschile. L’HoLEP prostata generalmente non influisce sulla capacità di raggiungere l’orgasmo, né sulla sensibilità del pene. La sensazione di piacere sessuale, infatti, è legata ai meccanismi nervosi che non vengono alterati dalla tecnica HoLEP. L’unico impatto sulla sfera sessuale è l’eiaculazione retrograda, che modifica l’aspetto fisico dell’eiaculato (liquido seminale che va in vescica). La capacità di avere e mantenere l’erezione (funzione erettile) ha un rischio di danneggiamento molto basso con l’enucleazione prostatica laser a olmio. Molti uomini, liberati dai sintomi e con un sonno migliorato, riscontrano un beneficio indiretto sulla loro salute sessuale generale.


Conclusione: L’HoLEP È la Tua Scelta per una Nuova Libertà

Arrivati a questo punto, è chiaro che affrontare l’Ipertrofia Prostatica Benigna con la conoscenza e gli strumenti giusti può trasformare radicalmente la tua vita. La tecnica HoLEP prostata non è solo un intervento chirurgico, ma la più moderna e scientificamente provata via per superare i disagi della minzione e riconquistare la tua indipendenza. Abbiamo visto come l’enucleazione prostatica laser a olmio offra una radicalità chirurgica senza pari, eliminando il tessuto prostatico in eccesso in blocco, e garantendo risultati a lunghissimo termine con un rischio di recidiva praticamente nullo.

I tre punti chiave da portare a casa sono: Primo, l’HoLEP è efficace per prostate di ogni dimensione, superando i limiti della TURP e di altri laser. Secondo, il suo profilo di sicurezza è eccellente, grazie alla minima invasività e alla riduzione del sanguinamento, che consente una degenza brevissima. Terzo, l’HoLEP non solo risolve l’ostruzione ma permette anche l’esame istologico del tessuto, fornendo un livello di sicurezza diagnostica superiore.

Non lasciare che la frequenza urinaria, il flusso debole o la nicturia dominino la tua quotidianità. Milioni di uomini affrontano questo problema, ma tu hai il potere di scegliere il trattamento più avanzato. Non accontentarti di soluzioni temporanee o di interventi datati. Fissa un consulto con un urologo esperto in HoLEP prostata per valutare se questa sia la soluzione definitiva per te. La conoscenza è il primo passo verso il benessere, ma l’azione è quella che ti riporterà alla normalità. Scegli l’eccellenza, scegli la tua salute.

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